Alcune case in Italia non sono allacciate alla rete fognaria a causa della loro posizione. Molto spesso, in cerca di pace e tranquillità, le persone costruiscono la loro abitazione in un luogo isolato, magari alla periferia di un piccolo comune, dove non è presente una rete fognaria che le raggiunga.
I motivi specifici possono essere molteplici: la distanza dalla rete fognaria più vicina, la pendenza (nel caso lo scarico sia più basso di 20 metri dalla rete), ostacoli sul tragitto dello scarico, come torrenti, fiumi, autostrade e sottopassi. A tal proposito, vi segnaliamo la legge relativa all’allacciamento fognario, che esonera l’allaccio in alcuni casi specifici.
Se la vostra abitazione rientra tra i casi elencati, allora bisogna prevedere una soluzione alternativa per lo scarico delle acque reflue. Elemento importante è, prima di procedere con una delle soluzioni elencate, la richiesta di autorizzazione al vostro comune di competenza.
Nel caso di scarico di acque non autorizzato, anche nel caso domestico, le sanzioni possono essere molto salate.
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Le alternative alla fognatura: il pozzo nero
Come anticipato, se ci troviamo in una zona isolata dalla rete fognaria, potremmo pensare di sfruttare un pozzo nero per lo scarico e lo smaltimento delle acque reflue.
Il pozzo nero è una grande vasca posizionata sotto il terreno nei pressi di un’abitazione scollegata dalla rete fognaria. Qui pervengono gli scarichi delle acque nere e il materiale di scarto derivante dagli scarichi della casa.
Il materiale accumulato nel pozzo nero non ha alcuna via di fuga e va quindi periodicamente svuotato.
Per svuotarlo ci si appoggia normalmente ad aziende specializzate che estraggono le acque nere dal pozzo tramite un sistema apposito di pompe e cisterne.
La fossa biologica
A differenza del pozzo nero, che va svuotato artificialmente, la fossa biologica permette la fuoriuscita del liquame a sfioro del terreno dalla parte opposta dell’ingresso delle acque nere.
Il materiale e il liquame vengono quindi inviati a sistemi di subirrigazione o fitodepurazione per lo smaltimento.
Esistono due sistemi di fossa biologica. Quella tradizionale, caratterizzata da una sola vasca, e quella imhoff, che è composta da due vasche per la depurazione, una superiore e una inferiore.
In entrambi i casi, le acque vengono comunque inviate a sistemi di subirrigazione.
La depurazione delle acque reflue per scopo agricolo
Soluzione alternativa, che viene ancora poco sfruttata, sono i sistemi di depurazione delle acque reflue, tramite gli impianti di trattamento delle acque reflue. Nella pagina appena citata potrete trovare la descrizione tecnica e dettagliata dei sistemi di depurazione delle acque reflue, che ne permettono la raccolta, la purificazione e lo sfruttamento per scopi di irrigazione in agricoltura.
Questi sistemi possono essere una valida alternativa per una casa non allacciata alla rete fognaria, in quanto eliminerebbero tutti i problemi di cattivo odore (e di logistica) di un pozzo nero e di una fossa biologica.
Inoltre si tratta di una soluzione che ha un forte impatto positivo sull’ambiente: lo sfruttamento delle acque reflue in agricoltura permette la preservazione delle risorse idriche, in particolar modo in questo periodo di forte siccità, contribuendo così alla salvaguardia del nostro paese in ottica ambientale ed economica.