
Quando si decide di dare il via a un’attività di ristorazione che sia essa un pub, una trattoria, un ristorantino, un hotel o anche una moderna gelateria, c’è bisogno che venga data la massima accortezza a quello che è l’allestimento della cucina professionale. Le cucine dette professionali, tipiche dunque delle attività aziendali, vanno strutturate in un determinato modo e organizzate con lo scopo di salvaguardare l’aspetto dell’intero locale e anche la salute di chi vi lavora oltre che la sicurezza e la qualità del cibo che viene preparato.
Ecco che questa serie di motivi comporta l’esigenza di rivolgersi a dei veri e propri esperti nel settore della cucina professionale che mettano a disposizione la loro professionalità ed esperienza, come CucinePro, che non si smentisce mai nei prodotti d’arredo per cucine professionali di cui dispone.
Dunque non è possibile essere ingegneri o architetti fai da te, né tanto meno basta essere dei bravi chef per saper scegliere le attrezzature professionali di cui si ha davvero bisogno in una cucina. Questo vuol dire che bisogna informarsi circa i requisiti base che deve per forza avere il locale, dal momento che tali requisiti possono cambiare di poco a seconda della città.
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Cucina professionale: imparare ad arredarla
Una prima cosa da tenere presente è la superficie base di una cucina professionale che deve partire da un minimo di 15 metri quadrati, pur con delle eccezioni per casi peculiari che sono influenzati dalla struttura e dagli impianti. Se poi il numero di coperti che ci sono in sala oscilla tra i 30 e i 100, la superficie deve crescere di almeno 0,3 metri quadrati per coperto, mentre per oltre 100 coperti, va aumentata di 0,2 metri quadrati.
La cucina professionale può essere tranquillamente posizionata in un’ambiente unico, ma se il numero di coperti va oltre i 100, c’è bisogno di creare degli ulteriori ambienti, attraverso pannelli od opere in muratura, che hanno come scopo la lavorazione della carne o anche il lavaggio delle verdure. L’altezza minima è invece di 3 metri, ma pure in questo caso ci potrebbero essere delle eccezioni.
Discorso completamente diverso riguarda l’impianto di aspirazione industriale. Per legge infatti, i piani cottura, i forni a grill e le friggitrici professionali dovrebbero avere delle cappe di aspirazione, utili per la pulizia dell’aria. Le cappe di aspirazione professionali sono sia filtranti a carboni attivi sia aspiranti, in entrambi i casi occorre che siano dotate di uno sfogo all’esterno (a parete o con canna fumaria), in quanto i vapori non possono essere reintrodotti all’interno della cucina anche se puliti. La larghezza delle cappe di aspirazione non deve essere più bassa di quella dei piani cottura su cui vengono installati, mentre non si deve dimenticare che i grill e le friggitrici hanno bisogno di cappe dotate di elevata forza aspirante.
Arredamento cucine da ristorante: qual è il segreto
Per ciò che concerne l’arredamento delle cucine professionali, questo cambia a seconda del tipo di servizio che si vuole offrire ai clienti. Ad esempio un ristorante che offre specialità di pesce dovrà essere dotato di una cucina con vari fuochi, mentre una steak house di forni elettrici e attrezzature per la lavorazione della carne, una pizzeria deve avere i forni professionali per la pizza e le impastatrici e così via.
Questo vuol dire che le attrezzature e le macchine alimentari che devono assolutamente esserci in ogni cucina sono di certo: armadi frigo (di varie dimensioni, a seconda dei numeri di coperti in sala), lavastoviglie, lavelli e ripiani per poter preparare i piatti. La quasi totalità di tali attrezzature dovrà essere preferita in acciaio inox per una più alta dose di praticità e igiene.
Un ultimo consiglio è quello di mettere tutti gli elementi d’arredamento, non in base al proprio gusto estetico, che non ha nulla a che vedere con la preparazione delle cucine professionali, ma in modo ordinato e in una posizione tale che possa permettere movimento agli chef e la quotidiana pulizia di tutto il locale.