Lo spazio è un neo per tutti i tipi di arredamento. In particolare se servono dei mobili per l’ufficio. Serve infatti poter lavorare bene, avere una tranquilla atmosfera e un’idea di tranquillità, che viene accompagnata proprio dai mobili.
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Attenzione agli spazi
Affinché si possa arredare bene un ambiente di lavoro, anche se lo spazio è poco, vanno osservate delle regole. Consigli fondamentali cioè che eviteranno di far apparire il nostro ufficio come una sorta di stipo e-o sgabuzzino.
Le nuove regole di design seguono spesso la massima inglese less is more. A coniarla nel modo dell’arredamento è stato l’architetto tedesco, Ludwig Mies van der Rohe, che mette in evidenza il concetto di essenziale.
Se abbiamo a che fare con un ambiente grande, magari quel mobile in più ci sta anche bene, ma se invece così non fosse? Il consiglio resta sempre quello di chiedere quantomeno un parere a dei professionisti dell’arredo. Solo così si possono ottenere progetti ultimati eleganti e funzionali.
La praticità dello spazio
Lavorare bene richiede massima tranquillità. Motivo per cui tutto l’ambiente che ci circonda dovrebbe essere ordinato e per nulla avvolto dal caso. Questa cosa è diventata importante al fine di organizzare lo spazio fisico del proprio ufficio secondo quella che è l’organizzazione mentale voluta dal proprio lavoro. Ecco quindi che per arredare il nostro ufficio dobbiamo chiederci sostanzialmente l’uso che vogliamo farne, e soprattutto quanto tempo dovremo trascorrervi dentro.
Quali sono gli accessori indispensabili per la nostra attività? Questa è un’altra domanda che aiuta nel senso di arredare il nostro ufficio. Occhio dunque a scegliere i complementi d’arredo giusti,p. Che siano librerie, cassettiere, scrivanie, ogni cosa deve essere omogenea con l’altra e funzionale per la nostra attività. Dopodiché renderemo a scegliere lo stile che più ci aggrada.
Quale arredo va bene per un ufficio migliore
Per un ufficio piccolo ma ottimale, che tipo di arredo va bene? Diciamo che in linea di massima non esiste un arredo migliore dell’altro. Questo perché ogni soluzione discretamente adatta dipende dal lavoro che facciamo e dalle nostre esigenze.
Di sicuro se lo spazio non è sufficiente, ci si dovrebbe ingegnare per l’ottimizzazione di ciò che si ha. Questo vuol dire che se ad esempio disponiamo di un’area operativa con più collaboratori magari andrebbe bene una struttura ad isola. O ancora, per la suddivisione delle aree operative si dovrebbero scegliere dei pannelli divisori con mezza altezza che non creino atmosfere soffocanti. Oppure, per uno studio singolo, sarà meglio giocate con gli accessori, disponendoli all’interno dei confini delineati dalla scrivania (ovvero o al di sotto o al di sopra del piano di lavoro).
Sarebbe bene poi organizzare il tutto per far credere all’occhio che l’ambiente sia più grande di quanto sia davvero. Ingannare lo sguardo è la cosa più furba che si possa attuare in mancanza di spazio. Quindi sì a finiture lucide, o a degli specchi. Via libera anche a nuance chiare per arredo e pareti, che danno l’idea che l’ambiente sia più grande.
Lavorare da casa
Se lo spazio è tutto per poter lavorare, lo diventa ancor più qualora sia nostro intento voler svolgere la professione da casa. In un simile caso, ci serve una zona ufficio che sia elegante e discreta ma che non invada lo spazio domestico. Stiamo pur sempre parlando di ambiente condiviso.
Da qualche anno a questa parte, è infatti in fermento il concetto di coworking, spazi di lavoro fatti per chi lavora in mobilità e per chi ha bisogno di tagliare quelle noiose spese altrimenti affrontate in presenza di un ufficio. Sono quindi nati questi centri dove si mette un piccolo spazio a disposizione per il professionista. Uno spazio che è talmente ben organizzato da sembrare perfetto. Anche in quel caso, occhio allo stile.